Valentina Persico

Valentina Persico, Addensare attenuazioni, 2013/14

Particolare del ciclo di opere “Addensare attenuazioni”,
pastello a olio, grafite, acrilico e pigmento su crinolino. 69 cm X 117 cm.

Il quarto numero del progetto “Copertine d’artista”, curato dall’associazione Sotto Alt(r)a Quota, è dedicato all’artista Valentina Persico, cresciuta a Scanzorosciate fino a due anni fa quando si è trasferita a Bergamo trovando casa e studio in via Corridoni, 13.

Valentina Persico, dopo la maturità artistica, si laurea nel 2000 presso l’Accademia di Belle Arti Brera. Frequenta i corsi estivi per l’incisione artistica a Urbino e prosegue il percorso di studi abilitandosi per l’insegnamento delle Discipline Pittoriche presso l’Accademia di Brera nel 2007. Nello stesso anno inaugura l’opera permanente “Ritmo plastico” all’interno della Biblioteca comunale di Scanzorosciate, a testimonianza dello stretto legame con il territorio da sempre cercato e coltivato. Oltre all’attività espositiva che l’ha portata a presentare mostre personali e collettive in diverse città italiane, Valentina insegna, progetta e conduce laboratori creativo-artistici nelle scuole, in occasione di eventi, negli ambiti legati alle disabilità, realizzando percorsi individualizzati.

In copertina viene presentato il dettaglio di un’opera del ciclo “Addensare attenuazioni”, cui l’artista si è dedicata negli anni 2013 e 2014. I toni azzurri disegnano forse la schiena di una figura umana piegata e curvata come se il collo e la testa fossero protesi e scomparsi oltre la tela. Questo soggetto ci accompagna a entrare nelle opere di Valentina lasciandoci segnare dal pastelli ad olio, dai tratti sicuri e da quelli sfumati, accennati o slavati da altri interventi e stesure.
Classe 77 quella di Valentina, ma quando ci si addentra nel suo lavoro ci si trova in un cammino maturo, pregno di una ricerca intensa, profonda, che lascia sedimentare, riprende alcuni dettagli e negli anni li trasforma rimanendo molto coerente con i valori e i temi che da sempre la appassionano. C’è una spiritualità orientale nell’uso del segno, nei silenzi e nelle campiture delicate che sanno entrare in equilibrio con i vuoti, rendendo il crinolino, la carta, il lucido e qualsiasi altra materia usata non più supporto, ma parte integrante dell’opera.

Quando Valentina mi ha mostrato diversi cicli di opere cui ha dedicato gli ultimi vent’anni è stato come aprire un libro e leggere il racconto di ciò che avviene nella relazione tra due persone. Io, tratto, colore, disegno, pennellata, e l’altro, carta, tela, velo, trasparenza, materia. Scorrendo le opere vedo maturare la relazione. Inizialmente segni decisi, con sicurezza impostano le linee sul foglio delineando il rapporto, il legame. L’equilibrio è consolidato e stabile. Poi, nei lavori via via più recenti, il segno si fa più delicato, entrano in gioco altri materiali che talvolta velano, coprono, sfumano, esaltano i vuoti, lasciano trasparire e si lasciano attraversare, talvolta, ferire. Si racconta l’istante dell’accadimento, quello in grado di generare lo stupore, in equilibrio tra quel che è definitivamente perso e quello che non potrà più accadere. E nulla è dato per sempre.

Damiano Fustinoni

Valentina Persico vive ed ha studio a Bergamo in via Corridoni, 13.
Sito ufficiale dell'artista: www.valentinapersico.it

Di seguito alcune fotografie scattate nella biblioteca comunale "Elsa Morante" di Scanzorosciate.

Foto: Marco Ronzoni © 2017