Laura Orlandini

Laura Orlandini, Fulmine, 2015.

Acrilico su tela, 100 X 150 cm.

“Nasco come decoratrice”. Così, Laura Orlandini mi guarda negli occhi mentre siamo circondati dalle sue tele e mi consegna questo atto di nascita. Con umiltà. Con onestà. Con consapevolezza. Direi con orgoglio bergamasco nel sottolineare le origini.

Decorare uno spazio significa renderlo più accogliente, ospitale, in sintonia con chi lo abita e con quello che lì si consuma o si avvera. E’ creare un mondo, abbattere gli spazi chiusi per dargli prospettiva, per portare il fuori dentro, in casa, in studio, in negozio, in luogo pubblico coperto. Non imbroglia Laura. I suoi lavori su parete denotano grande capacità nel disegno, abilità nel rendere la prospettiva, grande realismo nel definire dettagli e trame. Talento e poi un percorso di studi importante: diploma alla Scuola d’Arte Fantoni di Bergamo, laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, infine un master in Organizzazione di eventi culturali presso Regione Lombardia. Nel 2008 si trasferisce per quattro anni a Perugia dove vive e lavora, finché lascia l’Italia per trascorrere un anno in Brasile. La sua opera O meu mar è esposta oggi al Museo del Parlamento brasiliano. Tra il 2012 e il 2014 espone a Bergamo, Milano, in Spagna, in Brasile e partecipa alle Biennali Internazionali d’arte di Firenze e di Roma. In quest’ultima vince il primo premio con l’opera Luce.

In questi anni fino ad oggi Laura sta compiendo una ricerca molto intensa su tela con colori acrilici molto accesi e vivaci, contrasti talvolta sfumati, altre volte dirompenti. C’è un cammino che parte dal guardarsi dentro, ascoltarsi e vedersi parte della Natura, di ciò che ci sta attorno. Scorrendo le tele di qualche anno fa troviamo delle figure, spesso dei nudi di donna, che si confrontano, emergono, danzano con il cosmo circostante. Piano piano, avvicinandoci ai lavori di oggi, queste figure si fanno via via più sfumate lasciando spazio non a una pittura astratta, ma al solo ambiente naturale sempre più spesso legato al mondo marino. Non ci sono più forme nette, i limiti (del corpo, ma non solo) sono definitivamente superati. L’acqua non viene solo rappresentata, perché all’acqua, quella vera, Laura affida una parte di protagonismo nell’atto creativo, lasciando che alcuni colori colino e vadano verso la terra segnando l’opera. Dove c’è acqua c’è vita.

È qui che il nascere decoratrice lascia lo spazio all’essere artista. Quando uno spazio, che può essere un muro sì, ma anche una tela, lo riempie dando voce, colore, dimensione a quello che le accade dentro.

In questo paesaggio Fulmine siamo di fronte a un magma primordiale dove ci sono tutti gli elementi per generare vita. Tutti. Ma tutto attende l’attimo giusto, quello dove la promessa si può dischiudere al desiderio. Ci vuole energia per nascere, venir fuori, emergere, prendere parte rimanendo pur sempre parte del tutto. In attesa di quel soffio di vita, di venire toccato. Il fulmine. Accade. All’improvviso.

(R)esisterà?

Damiano Fustinoni

Laura Orlandini nasce a Bergamo nel 1972, vive e ha studio a Ponteranica in via Ramera.

Sito ufficiale dell'artista: www.lauraorlandini.com

Foto: Laura Orlandini © 2015